Gaglioppo

Il Gaglioppo è un vitigno a bacca nera autoctono calabrese, il cui utilizzo è previsto dai disciplinari per la produzione del Cirò DOC e del Melissa DOC nelle varianti rosso classico, rosato e riserva. Il Gaglioppo, insieme al Greco di Bianco e al Mantònico, rappresenta forse l’unico tipo di vitigno calabro rinomato in contesti enologici nazionali ed europei. Il clima calabrese caldo e secco, la particolarità del terreno arido e i vigneti non irrigui rappresentano le condizioni necessarie per la produzione di questo vino, caratterizzato da una maturazione precoce e di elevata resistenza. È un vitigno a bacca rossa, con grappoli di medie dimensioni e di forma conica. Il colore del vino rosso ottenuto è rubino intenso, che col tempo si evolve in un ricco bouquet, mentre quello del rosato è rosa brillante e presenta un bouquet floreale e fruttato.

Gaglioppo

Malvasia

Malvasia è un termine con il quale vengono indicati numerosi vitigni, per cui è anche appropriato parlare di Malvasie. Alcuni di questi si differenziano notevolmente tra loro per morfologia delle piante, sapore e composizione biochimica del frutto, precocità dimaturazione, produttività ed attitudine alla vinificazione. L’origine del nome è da attribuirsi ad un vino che era prodotto a Malta, si trattava di un prodotto di pregio commercializzato da Venezia. Dopo la conquista da parte degli Arabi dell’isola nell’870 d.c. i commerci si interruppero. I molti vitigni denominati Malvasia hanno spesso in comune soltanto il nome, derivante da una città greca del Peloponneso, Monenbasia, Monemvasia o Monovasia, che significa “porto ad una sola entrata”, città che per assonanza con il nome greco fu ribattezzata dai Veneziani “Malvasia” (o Napoli di Malvasia, per distinguerla da Malvasia Vecchia, posta poco più a nord). La Malvasia nel tardo Medioevo divenne uno dei vini più famosi e rinomati prodotti principalmente a Creta ed a Rodi. Si deve ai veneziani l’uso di tale appellativo per indicare prima i vini dolci ed alcolici provenienti dalla parte orientale del Mediterraneo, poi anche i locali in Venezia nei quali se ne svolgeva il commercio.

Malvasia

Nero d’Avola

Il Nero d’Avola è un vino rosso prodotto in buona parte del territorio della Sicilia, dall’omonimo vitigno. Attualmente Nero d’Avola non esiste più come Denominazione autonoma, ma può essere inserita nelle etichette dei vini che sono prodotti con uva dell’omonimo vitigno. Tali vini sono riportati nella Categhoria: Vini DOC e DOCG prodotti con uva Nero d’Avola a cui si rimanda. La sua commercializzazione su scala industriale risale agli inizi deglianni sessanta del secolo scorso. È considerato un vino da taglio, data la sua elevata gradazione alcolica, che raggiunge facilmente i 15 gradi. Nonostante ciò alcune aziende siciliane decisero di farne un vino da tavola con nuove tecniche di vinificazione più rispondenti alle esigenze del mercato che prevedevano una diminuzione del grado zuccherino ed un aumento dell’acidità. Da allora è coltivato anche fuori dalla Sicilia e dall’Italia, per esempio in California, in Australia e da qualche anno anche in Turchia. La zona più vocata per il nero d’Avola è l’area a sud-est della Sicilia compresa nei territori diAvola, Noto e Pachino, con le contrade di Buonivini, Bufalefi, Maccari, Archi. In questa zona negli ultimi dieci anni si è avuto un vero boom di nuove imprese, provenienti anche da fuori Sicilia, che hanno investito nell’impianto di nuovi vigneti, preferibilmente allevati a controspallierao con il tradizionale alberello, più costoso e meno produttivo, ma con rese qualitativamente superiori dal punto di vista organolettico e del potenziale d’invecchiamento.

Nero d’Avola